



Il 24 settembre scorso è ripartita ufficialmente la scuola anche in Puglia e a Taranto. Per capire come sono andate le cose in questi primi giorni abbiamo intervistato il presidente dell’Associazione Presidi Puglia, Roberto Romito.
Qual è il suo primissimo bilancio dopo la riapertura degli istituti scolastici?
“E’ andata un po’ come nel resto d’Italia, infatti ci sono alti e bassi. Alcune strutture non riescono ancora ad ospitare gli alunni per mancanza di spazi; per la scuola del primo ciclo si opta per il doppio turno, mentre per quella del secondo per la didattica a distanza”.
Quale ritiene sia al momento la maggiore criticità da risolvere?
“Il problema più grande è rappresentato dalla mancanza di docenti. Non sono state assegnate molte cattedre e i presidi non hanno la possibilità di nominare supplenti. Dunque, in particolare nelle scuole medie e superiori si sta attuando l’orario ridotto proprio perché ci sono ancora molte classi scoperte. Non abbiamo un numero ufficiale, ma si parla di centinaia o addirittura un migliaio di professori ancora da nominare”.
Per quanto riguarda il rispetto delle norme anti-contagio, come stanno andando le cose?
“Su questo aspetto c’è responsabilità da parte dei ragazzi e delle famiglie. A volte si creano degli assembramenti all’esterno delle scuole, ma all’interno non si segnalano grosse problematiche. Tutti rispettano quelle poche e fondamentali regole: distanziamento sociale, uso della mascherina e lavaggio delle mani”.
A proposito degli spazi per gli studenti, si era parlato in passato di utilizzare anche teatri e cinema. E’ un’ipotesi fattibile?
“Queste sono più che altro cose da dire alla stampa. Ma nei fatti non è assolutamente facile; portare gli studenti in teatri o cinema può essere fatto qualche volta in caso di emergenza, ma non tutto l’anno. Le soluzioni vanno trovate all’interno delle scuole, non all’esterno”.