Qualità della vita, Taranto 101esima
Taranto perde altre due posizioni, scendendo dal 99esimo posto del 2023 al 101esimo di quest’anno su 107 province, nella consueta classifica della qualità della vita stilata dal quotidiano economico Italia Oggi-Ital Communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, giunta alla 25ª edizione.
Ma quel che è peggio è che la città dei due mari è la maglia nera delle province pugliesi. Bari, infatti, ricopre l’82esimo posto. Poco più sotto, in 84esima posizione c’è Lecce mentre all’85esima c’è la Bat (Barletta-Andria-Trani), alla 90esima Brindisi e Foggia al 96esimo posto. Va detto che anche le altre province pugliesi peggiorano sensibilmente le proprie posizioni.
Nove gli indicatori presi in esame: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, tempo libero.
Al primo posto c’è Bolzano, che migliora la sua posizione (l’anno scorso era seconda dietro a Trento). A seguire due città metropolitane, Milano e Bologna, al 2° e al 3° posto, che migliorano e confermano la performance del 2022: erano 5ª e 3ª su 107. Seguono Trento e Firenze. In coda alla classifica, come nel 2022, c’è la Calabria con Crotone (107esima), insieme alle province siciliane di Messina e Caltanissetta (105ª e 106ª).
Dall’indagine di Italia Oggi, inoltre, emerge una forte frattura tra il centro-nord e il sud dell’Italia. Quest’anno la qualità della vita in Italia è risultata buona o accettabile in 63 province su 107, in linea con gli ultimi due anni (erano 64 nel 2022; 63 nel 2021; 60 nel 2020, anno dell’emergenza pandemica). Si tratta per lo più di province dell’arco alpino, centrale e orientale, della pianura padana e dell’Appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana, Umbria e Marche.
Al contrario, le province del Sud e delle Isole compaiono quasi integralmente nei gruppi 3 e 4 dell’indagine, in cui la qualità della vita è valutata scarsa o insufficiente.
A scorrere i risultati dell’indagine ne emerge una fotografia impietosa che impone alla città un rapido cambio di passo. L’unico indicatore in cui Taranto si trova tra le eccellenze è quello dei reati e della sicurezza. Qui la città rossoblu occupa il 47esimo posto tra le 60 province in cui la sicurezza è risultata buona o accettabile. Per il resto è uno sprofondo rosso.