Le pettole di Giustizia per Taranto per i lavoratori dell’ex Ilva
Mercoledì 22 novembre una delegazione dell’associazione Giustizia per Taranto sarà davanti alla portineria D dello stabilimento industriale Acciaierie d’Italia per distribuire le pettole della tradizione tarantina di Santa Cecilia. A partire dalle 6.15, a ridosso dell’inizio del primo turno di lavoro e a conclusione del terzo.
“Sulle note della pastorale che porteremo davanti al siderurgico, - si legge in una nota di Giustizia per Taranto - continueremo a coltivare il dialogo, già avviato in precedenti circostanze, sul futuro dei lavoratori rispetto ai piani del Governo e del privato, e per prospettare un percorso che faccia a meno della fabbrica e degli enormi danni che causa, tutelando città e occupazione. D'altro canto – prosegue la nota - gli anni trascorsi dall’apertura della vertenza dimostrano che quanto dicevamo anni fa sul futuro dello stabilimento era vero. Lo confermano oggi gli esuberi, il continuo ricorso alla cassa integrazione e la fatiscenza di una fabbrica che cade letteralmente a pezzi e che non sembra avere alcuna prospettiva di ripresa”.
Secondo Giustizia per Taranto non è più possibile “farsi trascinare dagli eventi rischiando che vengano lasciate migliaia di famiglie senza lavoro e senza reddito: l’esempio della riconversione operata negli anni ’90 nella Ruhr, in Germania, dimostra che un altro futuro è possibile e lo vogliamo anche per Taranto. Un futuro da scrivere tutte e tutti insieme, accanto a chi lavora su quegli impianti”.