Nave Garibaldi, Cesareo: “Deboli le argomentazioni di Genova. Partita aperta”
Se da un lato l’on. Giovanni Maiorano assicura che nessuno scippo sarà fatto a Taranto per quanto riguarda la possibilità di trasformare in un museo navale galleggiante la portaeromobile Giuseppe Garibaldi, dall’altro c’è il presidente della Camera di commercio Brindisi-Taranto, Vincenzo Cesareo, che rintuzza punto per punto quanto dichiarato sulla questione dall’ammiraglio Biraghi, vicepresidente del Centro “Bono” di Genova.
«Ho letto con attenzione – sottolinea Cesareo - le argomentazioni dell’Ammiraglio Biraghi a sostegno dell’ipotesi di tenere a Genova la portaerei Garibaldi, una volta dismessa, per realizzarvi un museo sulla base del progetto redatto dal Centro SEACS “G. Bono”. Le trovo, tuttavia, deboli per riuscire a contrastare le nostre. Non c’è motivo per il quale la nave non debba restare nella sua sede storica che è Taranto da 40 anni».
Ora, pur non volendo rivendicare alcuna primogenitura, del resto fa presente Cesareo lo studio del centro “Bono” è stato il primo ad essere presentato e se la Marina avesse ricevuto da Taranto progettazioni certamente le avrebbe rese note dandovi corso, il punto, secondo il presidente della Camera di commercio è che «Taranto è impegnata in una radicale rigenerazione dei suoi spazi pubblici, con finalità culturali e turistiche, attraverso l’attuazione di una “vision” che include anche il riutilizzo di Nave Garibaldi, integrandola nell’ambito delle azioni previste per i Giochi del Mediterraneo 2026. È in questo contesto che noi siamo certi di poter assicurare un ampio sostegno pubblico-privato anche in termini economico-finanziari. A Genova, invece, se venisse meno Fincantieri - sottolinea il presidente Cesareo - chi garantirebbe la realizzazione?».
Non solo perché il presidente Cesareo ricorda come ormai a Taranto «c’è lo sviluppo crescente del traffico crocieristico oltre che un’attenzione particolare al ruolo, anche geopolitico, di Taranto nel Mar Mediterraneo. Ci sono imprenditori ed istituzioni concordi. Avevo scritto all’amm. Biraghi per discuterne ma non ho avuto risposta. Me ne dispiace e auspico che non vi siano preclusioni da parte della Marina militare - conclude Cesareo -, poiché non mi pare siano state assunte decisioni definitive: la partita è ancora aperta e noi la giocheremo fino in fondo».
Di mancanza di atti ufficiali sull’assegnazione a Genova di nave Garibaldi parla anche l’on. Maiorano. Il deputato di Fratelli d’Italia evidenzia come al momento, non essendo ancora l’unità navale in disarmo, ci siano «solo delle interlocuzioni, nessuna determinazione a favore di Genova e contro Taranto o viceversa. Anche perché le diverse ipotesi in campo sul futuro della nave sono ancora in una fase di valutazione embrionale tra il ministero della Difesa e lo Stato maggiore della Marina».
Il progetto di musealizzare l’ex nave ammiraglia della flotta italiana a Taranto al termine della sua vita operativa, fa presente Maiorano, «potrebbe rappresentare un’importante occasione di rilancio del territorio e, allo stesso tempo, rinsaldare il legame storico tra la Forza armata e la città dei due mari. Già da tempo, assieme al ministro Crosetto, sono al lavoro per valutare concretamente questa opportunità. Ben vengano le numerose iniziative a sostegno della candidatura di Taranto per la musealizzazione della nave Garibaldi a condizione, però, - conclude il deputato di Fratelli d’Italia - che non si metta in scena il solito teatrino politico fatto di scontro e polemiche sterili».