Volantini per bruciare sterpaglie: si aggrava la posizione del 67enne indagato
Sono stati attimi davvero drammatici e intensi quelli vissuti durante l’interrogatorio del 67enne originario di Pulsano ritenuto il presunto responsabile del rogo che, martedì 30 luglio, ha devastato Lido Silvana distruggendo alcune abitazioni e esercizi commerciali della zona e causando il decesso di un’anziana donna rimasta ustionata gravemente dalle fiamme.
L’uomo, in lacrime, avrebbe ammesso di aver provocato il disastroso incendio nel tentativo di pulire dalle erbacce una zona attigua a un terreno di sua proprietà. Per farlo, avrebbe utilizzato dei volantini. Accortosi che la situazione stava prendendo una brutta piega anche a causa del forte vento che soffiava quel giorno, il 67enne avrebbe tentato di porre rimedio a quanto fatto senza, però, riuscirvi.
A seguito dell’interrogatorio, l’uomo, fino allora ristretto ai domiciliari, è stato trasferito nella casa circondariale di Taranto perché, secondo il Gip del Tribunale di Taranto, Alessandra Rita Romano, ci potrebbe essere reiterazione del reato. Sul 67enne, anche a causa dell’intervenuta, nel frattempo, morte dell’anziana in un primo momento ricoverata al Ss. Annunziata per le gravi ustioni riportate, gravano ipotesi di reato molto pesanti. Infatti, oltre all’accusa di incendio doloso dovrà rispondere anche di quella di morte come conseguenza di un altro delitto.