Il ministro Abodi in città: “I Giochi, un evento non soltanto sportivo ma un valore per Taranto”
Concentrati sugli obiettivi che, però, sono legati ad una tempistica “che non ci consente di filosofeggiare”. Pensieri e parole sono del ministro allo Sport, Andrea Abodi, arrivato nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 26 giugno, a Taranto per incontrare il commissario straordinario Massimo Ferrarese e il direttore generale Carlo Molfetta.
Nella sede del comitato organizzatore, alla Cittadella delle imprese, era presente anche il presidente della Federvolley, Giuseppe Manfredi.
Una decisione, quella del ministro, presa nella tarda serata di martedì quando ha avvisato della sua visita il commissario Ferrarese.
Vietato filosofeggiare, dunque, perché i tempi per realizzare i Giochi del Mediterraneo ormai sono quelli che sono: ridotti al lumicino. “Bisogna associare – ha detto ancora il ministro poco prima del briefing – la necessità di fare le cose per bene e nel tempo giusto. E l’impegno quotidiano del commissario Ferrarese e di tutta la struttura ci conforta”.
Certo, rispetto alla prima visita, quella dello scorso 15 aprile quando ancora si parlava di rendering e non di progetti, le cose sono cambiate notevolmente. Adesso i progetti ci sono. Quello dello stadio Iacovone e del PalaRicciardi sono in conferenza dei servizi per le considerazioni del caso. “Da parte nostra – ha aggiunto Abodi – dobbiamo assicurare il nostro supporto perché questo evento possa rappresentare un successo non soltanto sportivo ma legato al miglioramento della qualità della vita di questa città”. Resta il fatto che, per esempio, per lo Iacovone, una volta esaurito tutto l’iter burocratico, restano 18 mesi per realizzare tutti gli interventi previsti. Una sfida a dir poco miracolosa? “I miracoli – ha prontamente risposto il ministro – li fa soltanto nostro Signore. Noi facciamo semplicemente il nostro dovere. Certamente ci troviamo in una condizione in cui dobbiamo fare tutto senza sbagliare una virgola”. E l’incontro di oggi, mercoledì 26, servirà al ministro per comprendere ancora più nel dettaglio i lavori proprio per accorciare il gap tra realizzazione degli interventi e timing dei Giochi (agosto 2026). Poi la vexata questio dell’utilizzo dello Iacovone a lavori in corso. “L’ho sempre detto – ha sottolineato Abodi – questo è un auspicio. Quello che è un’assoluta certezza è che ci auguriamo di contribuire a consegnare alla comunità tarantina uno stadio che abbia caratteristiche di eccellenza. Tutto deve trovare una sua sintonia e una sua compatibilità”. E sulle risorse necessarie per le spese per l’organizzazione dei Giochi , se finanziarle con i ribassi d’asta o attingendo dalle risorse per le opere minori, il ministro è netto: “Le risorse (i 275 milioni, ndc) sono destinate agli investimenti. A noi il compito di trovare le soluzioni. Questo è un altro compito da fare a casa: trovare le risorse per il funzionamento della macchina organizzativa”.
Domani, giovedì 27 giugno, il ministro Abodi effettuerà sopralluoghi nelle strutture destinate ai Giochi. In particolare visionerà l’ex centro Magna Grecia, dove verranno realizzati i campi da tennis, e l’ex stazione Torpediniere dove è previsto il Centro per gli sport acquatici. Intanto, venerdì 28 giugno, alle ore 9.30, dopo un significativo intervento di riqualificazione, ristrutturazione ed adeguamento, sarà inaugurato l’ex Camposcuola di Taranto. Il progetto, che per i lavori ha visto un investimento complessivo di 3 milioni di euro finanziati dall’Istituto per il Credito Sportivo, ha trasformato l’infrastruttura del rione "Salinella" in uno degli impianti più moderni e funzionali della regione.