Attesa per la Corte dei conti. Ferrarese: “Taranto resta capitale dei Giochi del Mediterraneo”
L’ultimo miglio è quello della Corte dei conti al cui esame è da quasi dieci giorni, se si esclude il week end di Ferragosto, il secondo masterplan realizzato dal commissario straordinario Massimo Ferrarese.
Masterplan che assorbe i restanti 107 milioni di euro svincolati dal governo con la firma del decreto interministeriale da parte dei ministri Andrea Abodi (Sport), Raffaele Fitto (Affari europei-Coesione-Pnrr) e Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanza). Bollinatura, quella della Corte dei conti, che dovrebbe arrivare a giorni se non a ore.
E tra l’incertezza ancora legata allo stadio Iacovone, ieri, mercoledì 28 agosto, la Commissione sui pubblici spettacoli non ha preso in considerazione l’ipotesi di far disputare in futuro le partite interne del Taranto calcio in presenza di pubblico e in coabitazione con il cantiere per la ristrutturazione dell’impianto di calcio in vista dei Giochi del Mediterraneo, è tempo di bilanci.
Commissario Ferrarese, siamo a due anni dall’inizio dei Giochi del Mediterraneo. Facciamo un po’ il punto della situazione.
«Abbiamo realizzato in pochi mesi, perché ho potuto presentare il masterplan a fine novembre, tutti i progetti delle grandi opere che sono stati approvati dalle conferenze dei servizi e verificati. Con i decreti attuattivi dei primi giorni di agosto, per i quali ringrazio i ministri Fitto, Abodi e Giorgetti, adesso sono disponibili gli ulteriori 107 milioni che, insieme ai precedenti 168, vanno a costituire la dote di 275 milioni di euro».
Di quanti progetti si tratta?
«Si tratta di 40 opere da realizzare in 21 Comuni. Si tratta di interventi importanti tra i quali il più importante è, certamente, quello dello stadio Iacovone che impatta per 60 milioni di euro. Ma Taranto è destinataria anche dello stadio del nuoto con le piscine olimpiche, del centro nautico, del PalaRicciardi. Stiamo parlando di investimenti complessivi per 160 milioni di euro. Con la provincia di Taranto si arriva a 205 milioni di euro di investimenti. I rimanenti 70 milioni di euro riguardano le altre province. Come si vede, il grosso dei 275 milioni riguarda Taranto, che è la capitale dei Giochi, e la sua provincia».
Adesso si entra nella fase operativa.
«Nei prossimi giorni, spero nelle prossime ora perché stiamo aspettando la bollinatura da parte della Corte dei Conti, partiremo con i bandi per l’appalto delle opere».
Quale sarà la tempistica?
«Dopo il bando c’è la presentazione dei progetti e la successiva progettazione esecutiva dal momento che noi faremo i bandi col Pfte (Piano finanziario tecnico-economico, ndc) che costituisce l’80% della progettazione. Le imprese che si aggiudicheranno gli appalti dovranno poi procedere al progetto esecutivo dal momento che per i bandi è stata scelta la strada dell’appalto integrato. Dopodichè cominceremo a realizzare le opere».
Opere per le quali sono rimasti a disposizione soltanto 18 mesi di tempo.
«Già. Diciotto mesi per realizzare le grandi opere non soltanto a Taranto anche a Lecce, per esempio, c’è lo stadio di calcio per un intervento da 36 milioni di euro, Brindisi e tanti altri Comuni. Vanno ringraziati i sindaci che hanno fatto un grande lavoro e tanti Comuni che hanno accelerato e affidato già i lavori alle imprese».
Si può essere ottimisti?
«Dobbiamo essere ottimisti. Quello che continuo a chiedere da parte di tutte le istituzioni è la collaborazione. I Giochi del Mediterraneo sono di tutti».