Giochi, c’è l’ok della Corte dei conti: ora si può partire con i bandi di gara
L’ultimo semaforo verde si è finalmente acceso. La Corte dei conti ha dato il via libera al decreto interministeriale con il secondo stralcio del programma dettagliato delle opere infrastrutturali per la realizzazione dei Giochi del Mediterraneo 2026.
Una delle ultime tessere di un mosaico che, con il passare del tempo, sembrava non dovesse mai vedere la luce, è andata al suo posto. Questo provocherà un effetto domino positivo perché, ora, il commissario straordinario Massimo Ferrarese può mettere in moto l’iter che porterà all’indizione dei bandi per le gare di appalto delle grandi opere presenti nel secondo masterplan ovvero stadio Iacovone, Stadio del nuoto, PalaRicciardi, Centro nautico e stadio di Lecce giusto per ricordare i più importanti e che assorbiranno gran parte dei 107 milioni di euro a disposizione per la seconda tranche di interventi: basti pensare che solo per la ristrutturazione dello stadio Iacovone serviranno 60 milioni di euro.
Con il pronunciamento di oggi, venerdì 30 agosto, della Corte dei conti il cronoprogramma indicato nelle settimane scorse dal commissario straordinario dovrebbe essere rispettato con l’indizione delle gare entro settembre per arrivare a fine ottobre per l’aggiudicazione dei lavori e a fine novembre per la progettazione esecutiva da parte dell’azienda vincitrice in modo che a fine dicembre inizio gennaio 2025 procedere con l’apertura dei cantieri. La missione che, fino a qualche tempo fa, sembrava impossibile e di riuscire a realizzare tutti gli interventi nei restanti 18 mesi che separano dalla cerimonia di inaugurazione della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo che si terrà nello stadio Iacovone. Stadio che, a questo punto, potrà ospitare il primo cantiere, quello che potrebbe partire a ottobre, per i lavori di demolizione dell’anello inferiore, eccezion fatta, per il momento, di quello della Curva Sud (ancora sotto sequestro della Procura dopo l’incendio divampato in occasione dell’incontro di calcio tra Taranto e Foggia della prima giornata dello scorso campionato di Lega Pro) e della Curva Nord lato spogliatoi. Questo settore dello Iacovone, infatti, è stato lasciato per ultimo nell’evenienza che il Taranto calcio possa comunque disputare le gare interne del campionato appena iniziato (e di quello successivo) coabitando con i cantieri e in presenza di pubblico.
Adesso c’è da lavorare anche su un altro versante: quello dell’organizzazione dei Giochi ovvero tutto ciò che ha a che vedere con l’hospitality. Per i Giochi del Mediterraneo sono previste, tra atleti, staff e delegazioni, 6mila persone che dovranno essere alloggiate e rifocillate oltre che assistite in tutte le fasi della kermesse sportiva. Per poter realizzare tutto ciò occorrono qualcosa come 40/45 milioni di euro che, al momento, non ci sono. Infatti queste sono cifre che vanno reperite attraverso altri canali dal momento che i 275 milioni di euro (primo e secondo masterplan) messi a disposizione dal governo vanno utilizzati esclusivamente per la realizzazione e ristrutturazione degli impianti sportivi. Una nuova corsa contro il tempo. Accantonata l’idea della creazione di un Villaggio olimpico, per il quale ormai non ci sono più i tempi tecnici, si sta pensando all’utilizzo di due navi da crociera da ormeggiare nel porto di Taranto. Anche in questo caso occorre fare in fretta perché le compagnie che si intenderà coinvolgere nell’operazione a breve cominceranno a programmare, se già non lo hanno fatto, gli itinerari, e le navi da utilizzare, per il 2026 anno in cui si disputeranno i Giochi del Mediterraneo.