Taranto si è unita attorno al suo patrono nel segno della fede; in tanti hanno seguito i vari momenti della processione, uscita dalla Basilica Cattedrale accompagnata dalle numerose confraternite della città e dalle note delle bande. Al passaggio del simulacro del Santo Patrono dal Ponte Girevole a bordo del carro infiorato, omaggio dal mare degli acrobati della A.S. Taranto Flybord tra i giochi di colore dei fuochi d’artificio; al passaggio della statua dalla Rotonda del Lungomare, invece, esibizione degli sbandieratori e dei musici Città di Oria. Intorno alle 20.45 sosta del simulacro su via D’Aquino nei pressi della chiesa del Carmine, dal cui balcone c’è stato il saluto con benedizione finale dell’arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro. Poi il ritorno della processione in città vecchia per il rientro a San Cataldo. Poco prima di mezzanotte, l’immancabile spettacolo pirotecnico dal Castello Aragonese che ha chiuso i festeggiamenti.

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