Schenetti interno, trequartista, esterno d'attacco: un tuttofare
Andrea Schenetti nasce a Milano e da calciatore subisce da subito l'impronta rossonera. Con il Milan vive quasi un decennio nei settori giovanili per arrivare al punto più alto della vittoria della Coppa Italia Primavera nel 2010 avendo come compagni di squadra Antonio Donnarumma (fratello di Gigio), De Sciglio e Verdi e allenata da Stroppa.
L'anno successivo comincia la sua carriera tra i professionisti: prima alla Lucchese in C1 (quindici minuti in campo contro la Juve Stabia) per poi passare al Prato nel mercato di gennaio scendendo di categoria. In C2 con i toscani allenati da Bellini arriva un terzo posto, ma soprattutto tre gol in una decina di presenze, uno nei playoff su rigore contro l'Aquila. Nel 2011 Stroppa che è andato ad allenare il Sudtirol lo vuole con sé. Quasi sempre da titolare disputa 31 gare con 5 gol, giocando nel 4-3-3 iniziale sempre da attaccante esterno. Un'ottima stagione che non gli vale il salto in B, solo rimandato. Prima nel 2013 c'è una doppia esperienza: parte con il Sorrento, ma l'utilizzo spesso dalla panchina, lo induce ad accettare a gennaio l'offerta del Como che lo preleva a titolo definitivo. Con i lariani esordisce con gol alla Reggiana e non esce più dalla formazione per le successive tredici gare di campionato. Confermato al Como nella stagione 2013-14 il tecnico Colella lo trasforma lentamente in mezzala di inserimento: tre gol in un campionato chiuso al nono posto. Il Cittadella ha un occhio attento ai talenti della C, punta su Schenetti. La sua esperienza in Veneto non parte benissimo: con Foscarini viene impiegato con il contagocce (solo quattro presenze). La stagione termina con la retrocessione in C1, ma è dall'anno dopo e con l'arrivo di Venturato in panchina che si apre il periodo più positivo della carriera dell'attuale 33enne. Al primo anno vittoria del campionato di C1, Schenetti è mezzala destra nel 4-3-1-2, segna quattro gol ed è uno dei giocatori migliori del torneo. Nel 2017 disputa la prima stagione in cadetteria alternandosi con Valzania nel ruolo di interno destro: l'unico gol è realizzato al Bari nel 2-0 finale. Al primo colpo arriva un sesto posto e l'eliminazione dal Carpi ai playoff per andare in A. Stesso traguardo raggiunto l'anno dopo: questa volta il Cittadella supera il Bari, ma viene fermato in semifinale dal Frosinone di Longo che salirà in A. Schenetti è un punto fisso: si alterna da interno e trequartista e ne beneficiano i suoi numeri realizzativi. Realizza otto reti con sette assist, cinque reti nelle ultime quattro gare disputate, tra cui una doppietta alla Salernitana. Il “Citta” migliora anno dopo anno e nel 2018 si gioca con il Verona la doppia sfida per andare in Serie A: è in campo nel 2-0 dell'andata, subentra ad un quarto d'ora dal termine nella rimonta veronese per 3-0 che vale la promozione. In stagione quattro gol, due dei quali ancora alla Salernitana sua vittima preferita. Dopo cinque anni e un addio un po' polemico, il passaggio alla neo promossa Virtus Entella: cinque gol saltando solo quattro gare. L'anno dopo salta i primi due mesi di campionato per un infortunio al ginocchio: rientra e anche con l'arrivo di Vivarini in panchina si guadagna il ruolo di trequartista. E' una stagione amara che si chiude con la retrocessione, ma non si chiude la sua esperienza in Liguria perché nella stagione 2021/22 tenta l'assalto alla B, fermato solo dal Palermo ai quarti. Stagione di livello per Schenetti con sette gol, ma salta la doppia sfida con i siciliani per squalifica. Svincolato viene acquistato dal Foggia e partecipa all'ennesima cavalcata playoff con Delio Rossi in panchina subentrato a Gallo. Corsa che si ferma solo in finale contro il Lecco. L'anno scorso sempre in rossonero segna quattro gol nel girone d'andata per poi finire ai margini della rosa, prima di essere ripescato da Cudini, tornato in panchina dopo la parentesi Coletti e giocare le ultime tre gare di campionato. Centrocampista offensivo duttile, abile nel dribbling e nell'inserimento, potrebbe anche essere impiegato da attaccante esterno specie per la sua confidenza con il gol.